Working Holiday Visa in Irlanda: hai davvero bisogno di farla? (Spoiler: con il passaporto italiano, no)
Quando si cerca online “Working Holiday Visa Irlanda”, di solito si pensa a quel visto tipico che molti usano per lavorare mentre viaggiano in posti come Australia, Canada o Nuova Zelanda. In effetti anche in Irlanda esiste il suo “Working Holiday Authorisation” (WHA), ma se hai il passaporto italiano (o di un qualsiasi Paese dell’Unione Europea)… questa procedura proprio non ti serve. Eppure capita sempre più spesso di ricevere domande, di vedere ragazzi che cercano di fare domanda per sicurezza o addirittura che pagano la fee inutilmente.
Questo articolo serve proprio a fare chiarezza: chi deve pensare al WHA per l’Irlanda? Quando potrebbe davvero servirti? E, più concretamente, cosa ti serve se vuoi studiare o lavorare a Dublino, Cork o Galway, senza scivolare nella burocrazia inutile?
Cos’è davvero il “Working Holiday Authorisation” in Irlanda e chi lo deve fare?
Il Working Holiday Authorisation è un programma che l’Irlanda ha creato appositamente per i ragazzi di Paesi extra-UE come Australia, Canada, Stati Uniti, Giappone e pochi altri. Permette di vivere sull’isola per massimo 12 mesi (24 se vieni dal Canada) e mantenersi lavorando, di solito con lavoretti “entry level” (bar, ristoranti, negozi ecc.). L’application si fa online tramite il Dipartimento degli Affari Esteri irlandese, ci sono slot limitati ogni anno e sì, bisogna pure dimostrare d’avere almeno un tot di soldi già da casa.
Per noi italiani – e per chiunque abbia un passaporto europeo – tutto questo semplicemente non esiste. Non c’è bisogno di “working holiday visa Irlanda” né di altre acrobazie burocratiche.
Perché chi ha il passaporto italiano può lavorare in Irlanda senza il WHA?
Perché l’Irlanda (al contrario ad esempio del Regno Unito post-Brexit) è nell’Unione Europea. E tra i Paesi UE (più Svizzera e pochi altri) c’è piena libertà di movimento: puoi arrivare anche senza il passaporto, basta la carta d’identità valida per l’espatrio, fermarti quanto vuoi – senza limite ai 90 giorni del visto turistico – e lavorare o studiare come un qualsiasi ragazzo irlandese.
Non serve alcun “employment permit” o permesso di soggiorno. L’unica vera cosa obbligatoria, se vuoi lavorare e ricevere uno stipendio, è il PPS Number (Personal Public Service Number), che è una sorta di codice fiscale irlandese: lo richiedi dopo l’arrivo, con calma, e serve solo per la parte tasse e pagamenti.
Nessuna quota annuale. Niente slot limitati. Nessuna deadline per le domande. Se negli altri Paesi vedi “devi fare domanda in aprile”, “posti finiti a maggio”, “documenti da spedire via posta”, qui te li puoi scordare.
Chi può aver bisogno comunque di un Working Holiday Visa per Irlanda?
Se hai solo il passaporto italiano, la risposta è sempre no. Ma nell’epoca delle doppie cittadinanze, può capitare: ad esempio, sei italo-argentino, hai la cittadinanza canadese o neozelandese oltre a quella europea. In quel caso puoi scegliere con quale passaporto entrare. A che serve? A volte – specialmente per il Canada – il Working Holiday Authorisation offre una permanenza più lunga rispetto ai limiti imposti ad alcuni cittadini UE che non lavorano. Ma nel 99% dei casi, se hai già quello italiano ti conviene risparmiarti fee, documenti, iter e ostacoli, e goderti la semplicità.
Quali sono i requisiti e limiti del Working Holiday Authorisation in Irlanda?
Se ti interessa comunque sapere come funziona il WHA (magari per amici extra-UE o per la tua seconda cittadinanza), ecco i punti principali:
- Paesi che possono fare domanda: Australia, Canada, USA, Nuova Zelanda, Argentina, Corea del Sud e pochi altri.
- Età: di solito 18-30 anni (35 per i canadesi).
- Durata: 12 mesi (24 mesi per i canadesi).
- Posti limitati: e finiscono pure in fretta.
- Fondi minimi da dimostrare: variano, ma meno di 1.500-2.500 euro non bastano.
- Serve l’application ufficiale prima della partenza, e appena arrivati bisogna registrarsi con l’immigrazione locale.
Questi dati cambiano spesso, quindi conviene sempre verificare i numeri aggiornati sul sito del Department of Foreign Affairs irlandese.
Posso lavorare part-time mentre studio in Irlanda con il passaporto italiano? Ci sono limiti reali?
Sì, puoi lavorare da subito con un impiego part-time oppure full-time, senza permessi aggiuntivi. Nessuno ti limita legalmente sulle ore, ma molte università irlandesi raccomandano di non superare le 20 ore settimanali durante il semestre: non è una legge, ma un consiglio pratico, perché altrimenti è davvero difficile stare dietro a esami e studio. Durante le pause accademiche (vacanze), puoi anche lavorare “quanto vuoi”, dal punto di vista burocratico.
Se invece vieni da Paesi extra-UE con visto da studente, il tetto è imposto dalla legge: massimo 20 ore a settimana durante i corsi, 40 nelle vacanze, e serve (ancora) il permesso di lavoro.
Quali sono gli errori che vediamo più spesso tra chi vuole lavorare in Irlanda?
Ci fa sorridere (ma nemmeno troppo) vedere quanta gente compili il modulo per la Working Holiday semplicemente “per sicurezza”, magari dopo aver letto informazioni poco chiare online o per il terrore di essere respinta in aeroporto. La realtà:
- Ti ritrovi a pagare inutilmente quando il tuo passaporto UE basta e avanza.
- Troppi pensano che il WHA garantisca il lavoro: purtroppo non è così, soprattutto d’estate il mercato dei lavoretti a Dublino o Galway è super affollato. Se non te lo dicono, sappi che trovare lavoro non è automatico.
- Tantissimi dimenticano la questione tasse: anche per un lavoro “da una sola settimana” bisogna richiedere il PPS Number e regolarizzare la propria posizione col fisco irlandese (Revenue). Non farlo può portare a spiacevoli multe, anche mesi dopo.
FAQ: Domande che riceviamo spesso sul Working Holiday Visa in Irlanda
Il Working Holiday Visa Irlanda serve anche ai cittadini italiani?
No, con il passaporto italiano o UE entri, studi e lavori senza bisogno di alcun visto.
C’è un limite di età se voglio lavorare in Irlanda da studente con cittadinanza UE?
Non c’è alcun limite legale. Ovviamente molti lavoretti o stage sono pensati per chi ha meno di 30 anni, ma la legge non ti obbliga a nulla.
Posso fare l’Erasmus e lavorare part-time in Irlanda?
Sì, puoi assolutamente combinare le due cose. Solo una raccomandazione: alcune università vogliono che tu mantenga una certa frequenza e risultati accademici, quindi occhio a non esagerare con le ore lavorate.
Se ho doppia cittadinanza (es. italiana e canadese), posso usare il WHA canadese per restare più a lungo?
Sì – con il WHA canadese puoi restare fino a 24 mesi. Detto questo, con il passaporto italiano probabilmente te la cavi senza troppi giri burocratici e meno costi.
Dove trovo informazioni ufficiali aggiornate?
- Il sito del Department of Foreign Affairs (sezione Working Holiday Authorisation)
- L’Immigration Service Delivery
- Il sito Citizens Information (diritti dei cittadini UE in Irlanda)
Ho tutte le carte in regola con il passaporto italiano: cosa mi serve davvero per lavorare e studiare in Irlanda?
La “Working Holiday Visa Irlanda” spesso è solo una voce che torna nelle ricerche Google, ma ormai – per chi ha un passaporto Europeo – non serve proprio. Quello che ti consigliamo, se vuoi partire col piede giusto, è altro:
- Un budget realistico di partenza: tra affitto, cauzione, spese mediche e dettagli vari, l’Irlanda non è economica.
- Il PPS Number, da richiedere appena sul posto: non ti serve prima della partenza.
- Un CV in inglese, in formato irlandese (spoiler: di solito è molto più diretto e concreto rispetto ai modelli italiani).
- Un po’ di pazienza con le procedure locali (sì, qualche coda agli sportelli c’è ancora…) e, se vuoi, qualcuno che ci sia già passato davvero, che possa rispondere senza filtri alle tue domande: amicizie, università che funzionano (e che NON fanno per te), alloggi che si trovano (e che NON si trovano).
Noi di Studey ci teniamo a non venderti illusioni: inutile gonfiare aspettative o prometterti che con noi “trovi lavoro garantito”. Ma se vuoi capire come funziona davvero la vita per uno studente in Irlanda, se hai domande concrete su procedure, alloggi, lavoro o anche solo sulla burocrazia senza perdere tempo… puoi scriverci (qui non ci sono call center, la risposta arriva da chi vive o ha vissuto davvero questa esperienza).
A chi cerca “Working Holiday Visa Irlanda” diciamo: se hai passaporto italiano, metti via i moduli e utilizza quel tempo per cercare la stanza giusta o un gruppo di amici con cui condividere la tua nuova vita sull’isola. Anche questa, fidati, a volte è la parte più complicata. E noi ci siamo per darti una mano, senza filtri o promesse facili.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Irlanda.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.