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Come diventare insegnante in Irlanda: i migliori corsi

Diventare insegnante in Irlanda richiede impegno e informazione. Scopri il percorso giusto e preparati a affrontare la burocrazia e i tirocini.

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Diventare insegnante in Irlanda: cosa sapere davvero (senza filtri)

Partiamo da una verità che spesso viene sottovalutata: diventare insegnante in Irlanda può sembrare una strada lineare sulla carta, ma nella realtà ci sono parecchi step da conoscere (e qualche ostacolo non da poco). Se stai pensando a questa carriera, il primo consiglio spassionato è: informati bene e non avere paura di fare domande, anche quelle che ti sembrano “sciocche”. Questo articolo nasce proprio dalle richieste — e anche dagli errori — di tanti studenti come te che abbiamo incontrato in questi anni.

Il punto di partenza: quale percorso scegliere?

Laurea in Education (Bachelor of Education, B.Ed.)

È il percorso più diretto, pensato per chi è deciso già dalle scuole superiori (o quasi) e vuole insegnare nelle scuole primarie o secondarie. È un corso di 3 o 4 anni che abbina lezioni teoriche, laboratori e soprattutto tanto tirocinio nelle scuole locali. È molto pratico, quindi non aspettarti solo studio sui libri: buona parte del tempo la passerai a osservare lezioni (e poi a tenerle tu davanti ai ragazzini irlandesi – spoiler: a Londra piove, ma in Irlanda anche di più!). Questo corso è adatto se vuoi partire “da zero” su una strada chiara, con una base molto solida.

Professional Master in Education (PME)

Se invece hai già una laurea — poniamo in Lingue, Matematica, Scienze, Lettere… — e l’idea di insegnare ti strizza l’occhio solo adesso, il PME è il master da due anni che ti apre le porte per l’insegnamento (primaria o secondaria, dipende dalla tua laurea). Anche qui, la parte di tirocinio è forte: in classe, con i tuoi errori e i tuoi successi. Questo master è molto usato da chi cambia strada dopo la triennale o la magistrale in un’altra disciplina. Non è una “scorciatoia”, ma un cambio di rotta serio. Tieni presente, però, che ogni università ha i suoi criteri di ingresso — non basta aver studiato “qualcosa di simile” in Italia.

Corsi alternativi e certificazioni

In alcuni casi si trovano corsi più brevi o certificati specifici. Attenzione: non basta che siano “irlandesi” o “in collaborazione con università X”. Senza l’ok del Teaching Council (l’albo degli insegnanti), rischi di ritrovarti con un titolo non valido. Sì, succede più spesso di quanto pensi (tragico ma vero).

Il Teaching Council: crocevia obbligato

In Irlanda, l’esercizio della professione è regolato rigidamente dal Teaching Council. In pratica: nessun riconoscimento, niente lavoro nelle scuole pubbliche. Controlla sempre che il corso che scegli sia espressamente riconosciuto da loro. Sul loro sito trovi una sezione per cercare i corsi approvati e la procedura di riconoscimento dei titoli esteri.
Se hai una laurea italiana, anche in Scienze della Formazione, è probabile che tu debba integrare parte degli studi o passare attraverso una valutazione aggiuntiva. La burocrazia non è insormontabile, ma ci vuole pazienza.

Costi da mettere in conto (senza illusioni)

Parliamoci chiaro: studiare in Irlanda non è proprio low cost. I bachelor in Education per studenti europei costano intorno ai 3.000 euro l’anno, ma ci sono borse e finanziamenti statali che, se sei UE, puoi provare a richiedere. Il PME è più caro: in media dai 10.000 ai 12.000 euro l’anno, più le spese di vita (affitto, cibo, materiali, trasporti… che a Dublino non sono proprio spiccioli).
Fatti un’idea realistica: tra tasse universitarie e spese mensili, mettere da parte 500-800 euro/mese può essere una stima minima, escluso l’alloggio. Meglio arrivare preparati che vivere di pasta al burro per mesi.

Ti serve il visto?

No, se sei cittadino UE, ma serve comunque essere in regola con l’immatricolazione, l’assicurazione sanitaria, e il permesso di soggiorno dopo il terzo mese — tutto molto più praticabile che in UK, ma qualche scartoffia va comunque fatta.

Un attimo di realtà: le insidie che vediamo tutti i giorni

Ti dicono che basta “fare un master” e puoi insegnare subito. Purtroppo non sempre è così. Noi di Studey vediamo ragazzi che scoprono solo dopo l’iscrizione che il loro corso non era accreditato, o che sottovalutano l’impatto dei tirocini (che non sono gestibili come un lavoretto “a orari flessibili”: spesso servono settimane piene in una scuola, anche lontano dalla città dove vivi). La pratica è tanta e mette alla prova, sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista della fatica fisica e mentale.

Un consiglio: se puoi, parla con chi l’ha fatto davvero. I racconti reali — anche quelli pieni di incertezza, stanchezza, piccoli fallimenti e soddisfazioni improvvise — sono spesso più utili delle info generiche che si trovano online.

FAQ – Le domande che ci fanno più spesso

Domanda Risposta
Quanto dura, davvero, il percorso? Bachelor: 3-4 anni; master post-laurea (PME): 2 anni. Ma considera anche il tempo per i riconoscimenti dei titoli se parti dall’Italia.
La mia laurea italiana vale qualcosa in Irlanda? Dipende dalla materia, dalla struttura del corso, dai crediti (ECTS) e dalla valutazione del Teaching Council. In molti casi dovrai frequentare ulteriori corsi integrativi, soprattutto per la parte di tirocinio.
Che materie sono più richieste? Lingue (soprattutto tedesco, francese, spagnolo) e STEM (matematica, scienze, informatica) sono generalmente più richieste — ma le graduatorie si muovono, quindi mai dare nulla per scontato.
Rischio la solitudine? Sì, soprattutto durante i tirocini lontani da casa o nei periodi di carico pesante. Ma qui la community (e, onestamente, anche le serate al pub irlandesi) ha salvato più di uno studente.

Cosa possiamo fare davvero (e cosa no)

Siamo ex-studenti che ci sono passati: possiamo aiutarti a leggere tra le righe degli annunci delle università, a capire se un corso è davvero quello giusto per te (e non per quello che vuol sentire tua madre!). Se hai domande specifiche, dubbi reali su burocrazia, riconoscimento, vita pratica… rispondiamo senza promesse da spot pubblicitario. E se non abbiamo la risposta, lo diciamo apertamente.

In sintesi

Informati bene, fatti consigliare da chi ci è già passato, metti in conto la fatica (reale!) e scegli il percorso più adatto a te, non quello più “di moda”. Se ti va, puoi fissare una chiacchierata con uno di noi di Studey — niente discorsi preconfezionati, solo esperienza vera e supporto concreto, anche nei dubbi.

E se decidi di lasciar perdere… va bene anche quello. Non c’è una strada perfetta per tutti, solo quella che funziona (più o meno) per te.

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