Studey - Studiare in Irlanda

Il ruolo della lingua inglese nelle università irlandesi vs italiane

L'inglese è fondamentale nelle università irlandesi, mentre in Italia è spesso solo una parte dei corsi, influenzando l'apprendimento e le opportunità lavorative.

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Quanto conta davvero l’inglese nelle università in Irlanda rispetto all’Italia?

Perché parlarne è importante

Quando inizi a pensare di iscriverti all’università all’estero, l’inglese smette di essere “una materia” e diventa il filo conduttore di tutto: dalle lezioni alle email, dai compiti alla burocrazia. In Irlanda, questa full immersion inizia dal primo giorno. In Italia, invece, spesso puoi cavartela con l’inglese solo se scegli un corso totalmente in lingua, e anche lì non è sempre una questione di vita o di morte. Sapere a cosa vai incontro può evitarti brutte sorprese e sprechi di soldi per test e corsi che magari non servono davvero, o — peggio — non bastano.

Com’è l’inglese usato nell’università irlandese rispetto all’Italia?

Come funziona la lingua di insegnamento all’università in Irlanda?

In Irlanda, l’università è inglese al 100%. E questo non solo a lezione:

  • Slide, dispense e materiali sono solo in inglese — punto.
  • Gli esami (scritti e orali) partono dall’idea che tu sappia scrivere e discutere come si fa in inglese accademico (livello C1/C2 — sì, più alto del B2 del liceo).
  • Anche le comunicazioni con tutor, segreteria, career office e aziende sono in inglese, sempre.

E in Italia invece?

  • La maggior parte dei corsi universitari è ancora in italiano — parliamo di oltre il 75% dei magistrali (fonte MIUR 2023). L’inglese spunta in alcuni corsi di economia, ingegneria, design, relazioni internazionali, ma spesso si ferma su B2.
  • Chi fa un corso in italiano usa l’inglese solo nelle fonti, magari per la tesi, o poco altro.
  • Se il corso è in inglese, serve almeno B2 (IELTS 6.0/6.5). Ma l’esigenza di “academic English”, quello vero delle università irlandesi, è più soft: in Italia a volte è tollerata più “imperfezione”.

Cosa cambia per lo studente?

In Irlanda, vieni travolto dalla lingua fin da subito (in bene e in male: l’apprendimento accelera, ma all’inizio può essere un crash difficile). In Italia, puoi “allenarti” in un ambiente più familiare, ma hai molta meno occasione di mettere davvero alla prova il tuo inglese, soprattutto quello scritto e parlato a livello universitario.

Che livello di inglese serve per entrare in università in Irlanda e in Italia?

Quali requisiti di lingua inglese ci sono per le università irlandesi?

Tipo di corso In Irlanda (es. UCD) In Italia (es. Polimi)
Laurea triennale IELTS 6.0–6.5 o Maturità con Inglese 90/100 + certificato C1 Solo per corsi in inglese (B2, IELTS 6.0)
Laurea magistrale IELTS 6.5 (min 6.0); Duolingo 120 IELTS 6.5 o TOEFL 79
Se non raggiungi punteggio Offerta ritirata o richiesta foundation year (6-9 mila €) Ammesso ma con obbligo di certificazione entro la laurea

Attenzione: ogni ateneo può cambiare la soglia senza preavviso. Non affidarti mai solo alle voci dei gruppi Telegram/Facebook. Scrivici se vuoi un check in tempo reale.

Cosa succede se non ho il punteggio giusto?

  • In Irlanda rischi di perderti la partenza, oppure di dover fare un anno “di base” (foundation year), che ha anche un costo extra.
  • In Italia ti diamo la possibilità di recuperare il livello anche dopo l’iscrizione, spesso con un esame interno. Occhio però: più tardi sistemi, più complicato sarà se vuoi poi cambiare paese.

Come vengono valutati gli studenti: quanto conta l’inglese davvero?

Come funzionano esami e lavori scritti in Irlanda e in Italia?

In Irlanda:

  • Gli essay scritti devono essere chiari, ben argomentati e rispettare le regole dello stile accademico (APA, Harvard, ecc): errori grammaticali influiscono sul voto, non solo sul “contorno”.
  • Spesso il lavoro di gruppo e le presentazioni sono valutate e pesano anche il 30% del voto finale.
  • Anche nei report di stage o nei progetti con le aziende, la qualità del tuo inglese scritto/parlato è fondamentale.

In Italia:

  • Nei corsi in italiano, la padronanza dell’inglese non impatta davvero sul voto (a parte qualche slide o bibliografia).
  • Nei corsi in inglese, si è più tolleranti sugli errori, anche perché tanti studenti sono “al primo viaggio”.

Come incide l’inglese su stage, tirocini e primi lavori?

Come trovare stage in Irlanda e quanto conta l’inglese?

  • In Irlanda, i tirocini (internship/co-op) sono spesso integrati nel corso di laurea. Devi scrivere report e affrontare colloqui e giornate di prova in azienda — tutto, ovviamente, in inglese.
  • Dopo la laurea, se sei cittadino UE non hai bisogno di visto per lavorare in Irlanda: basta la laurea, e puoi restare senza scadenze immediate. Qui l’inglese che hai allenato in università farà tutta la differenza.

E in Italia?

  • I tirocini si fanno spesso in italiano, a meno che tu non scelga una grande multinazionale o cerchi esperienze specifiche all’estero.
  • L’inglese resta un plus per entrare nelle aziende internazionali, ma tante persone si rendono conto troppo tardi che il B2 certificato non basta davvero per cavarsela sul lavoro.

Quali difficoltà incontrano davvero gli studenti italiani in Irlanda (e quali rischi in Italia)?

Irlanda: preparati a un bello choc all’inizio

  • ✔ In pochi mesi migliori tantissimo, soprattutto nel parlato e nello scrivere. Non è magia, ma immersione forzata.
  • ✘ Lo stacco iniziale è duro, specie nei saggi scritti. Non basta “capire e farsi capire”: bisogna anche essere precisi.
  • ✘ Se non hai davvero il livello richiesto, rischi di perdere tempo (e soldi) in corsi propedeutici costosi.

Italia: percorso sicuro, ma attenzione all’autovalutazione

  • ✔ C’è più tempo per adattarsi e per rafforzare le tue basi senza sentire il fiato sul collo.
  • ✘ Il rischio è “adagiarsi”: tanti studenti credono di saper usare l’inglese perché hanno passato un test, ma poi faticano davvero in una università o azienda estera.
  • ✘ Non tutti i corsi “in English” sono davvero sempre in inglese. Chiedilo chiaramente prima di iscriverti.

Consigli pratici per capire se sei già pronto (o no)

Come posso simulare la vita accademica in inglese prima di partire per l’Irlanda?

  • Prova a scrivere un breve saggio (1500-2000 parole) su un tema che ti interessa e chiedi a un amico madrelingua (o un tutor) di correggerlo senza pietà: aiuta più di mille test online.
  • Segui qualche MOOC o lezione gratuita da un’università UK/IRL (trovi ottime risorse su edx.org o FutureLearn): il ritmo e lo slang delle lecture irlandesi sono diversi da quelli delle EFL/IELTS classiche.
  • Se puoi, investi in un corso IELTS/TOEFL serio (meglio se pensato per studenti già “intermedi”) nell’estate prima della partenza.
  • Chiedi la revisione del personal statement a chi ci è già passato — spesso è il primo vero test della tua scrittura in inglese accademico.

Storia vera: ce la posso fare anche se non sono “perfetto” in inglese?

Giulia — liceo linguistico, media 8.5, IELTS 6.0 — si è vista bloccare l’ammissione a UCD Psychology perché non bastava per l’offerta definitiva. Ha chiesto aiuto per la revisione del personal statement e ha fatto coaching settimanale per tre mesi. Ha portato l’IELTS a 6.5 e ora lavora in un centro di ricerca a Galway, dove il 90% del team è internazionale e dove pubblicare in inglese non è più un ostacolo.

FAQ: le domande vere degli studenti

Posso studiare in Irlanda senza IELTS?

A volte sì, se hai English A-level o un voto molto alto all’esame di maturità (con certificato C1 allegato). Ma non è sempre vero, e cambia di anno in anno: ti conviene chiedere direttamente al corso che ti interessa.

Il foundation year in Irlanda conviene se il mio inglese è scarso?

Se vuoi fare medicina, informatica o altre facoltà competitive e il tuo livello è sotto il B2, la risposta quasi sempre è sì — meglio partirci da casa, però: i foundation “sul posto” costano parecchio.

Un B2 Cambridge basta per lavorare? O servirà altro dopo la laurea?

Per iniziare, di solito sì. Ma per crescere e lavorare in modo indipendente (meeting, report, colloqui HR) le multinazionali ormai chiedono quasi sempre C1 scritto e parlato. Investire ora ti risparmia tanta ansia più avanti.

Se torno in Italia dopo una laurea in Irlanda, ho problemi?

Riconoscimento legale: nessuno, la laurea irlandese “vale” anche qui. Il vero problema, se mai, sarà (ri)imparare a scrivere una tesi o sostenere un esame orale totalmente in italiano, dopo anni di pensiero e scrittura accademica in inglese. Nulla di insuperabile, ma non va preso sotto gamba.

Allora, dove conviene studiare se l’inglese non è il mio forte?

Se l’idea di vivere in inglese 24/7 ti spaventa, non è sbagliato scegliere l’Italia per fare “gavetta” — ma occhio a valutare in modo onesto il tuo livello prima di pensare a uno scambio Erasmus o a una specialistica/master all’estero. Se invece hai voglia di metterti alla prova, l’Irlanda è un acceleratore unico, ma va preparato con metodo.

Se hai ancora domande sul tuo livello di inglese o dubbi su quale test serve davvero per il corso che sogni, raccontacelo senza imbarazzo. Meglio togliersi il dubbio ora che accorgersi tardi di non essere al livello giusto — noi ci siamo per ascoltare e dare una mano vera, anche dopo che avrai scelto la tua strada.

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